ANDREOLETTI È LA MIA NUOVA PASTICCERIA BRESCIANA PREFERITA

Dopo Pasticceria Veneto, dopo San Carlo, ora la Pasticceria Andreoletti è ufficialmente la mia nuova pasticceria preferita; a Brescia, s’intende. La nuova sede – dico nuova perché pochi anni fa era da un’altra parte, ci andai a fare colazione e non mi entusiasmò – si trova in Corso Cavour, civico 32. Si trova proprio nella parrocchia di Sant’Alessandro a due passi dalla chiesa dedicata, dove si può osservare tra gli altri il capolavoro ricolmo d’oro di Jacopo Bellini, una delle più belle rappresentazioni dell’Annunciazione dell’arte moderna in Italia.

Jacopo Bellini, Annunciazione, 1425-1435, Sant'Alessandro, Brescia
Jacopo Bellini, Annunciazione, 1425-1435, Sant’Alessandro, Brescia (Wikipedia)

Così dopo aver fatto due passi, dopo essermi goduto la pregevole opera veneziana, e fattomi  venire un appetito dignitoso, mi intrufolo nella pasticceria dalla nuova veste.

Sarà l’accogliente color Tiffany delle pareti (a grosse righe che mi ricordano Buren) con cui sono avvolto; o per la divisa delle giovani ragazze, gentilissime, che mi servono, in camicetta bianca e fiocchetto nero al collo; o per la qualità dei pasticcini. Naturalmente per tutte queste cose.

La crema con cui sono farcite le veneziane è libidinosa e giustamente equilibrata, i macarons sottilmente e impercettibilmente croccanti all’esterno si sciolgono in bocca, la sfoglia delle sfogliatine croccantissima. Peccato per il cappuccino, troppo schiumoso, tessuto grande della montatura che sembra un compattato d’aria. E per le tazzine grosse e grossolane che mi danno una sgradevole sensazione sulle labbra.

Ma le qualità superano i difetti, e così pasciuto pago il conto, soddisfatto e un po’ più dolce.

DP